GIANNI DE TORA |
CARTELLE /mostre di gruppo |
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1994 Ass. Cult. il Ponte di Nocera Inferiore (SA) 5-15 Novembre |
(PRELIMINARE DEL COSTITUENDO GRUPPO GENER-AZIONI SENZA MANFREDI) |
TESTO DI NICOLA SCONTRINO SUL CARTONCINO - INVITO X LA MOSTRA |
Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Mario Lanzione, Domenico Spinosa. La grammatica dell'arte trova ancora spunti di rinnovamento e di nuove costruzioni ma non tralasciando quelle sue originarie strutture che restano il nodo indissolubile fra il suo passato ed il presente ma anche, ed è qui il dato più importante, il suo futuro. Una congiunzione temporale che rende superabili tutti i suoi archetipi della sua dimensione reale, ma tutto questo resta ancora legato ai fattori mentali e temporali. Ed è su questi elementi che ancora una volta il principio della comunicazione dell'arte va a rilevare gli strumenti necessari per offrirsi in una nuova proiezione, ma anche con una nuova precisa conoscenza della sua dimensione analitica e della sua continua trasformazione come segno di comunicazione. Infatti gli artisti proposti ormai si pongono su due precise indicazioni: da un lato la loro storia, dall'altra la loro continua ricerca. Con molta probabilità i due elementi non coincidono in quanto non rappresentano dimensioni strutturate ma elementi di un discorso in continuo mutamento, forse è proprio su questa continua necessità che si appunta il continuo senso della ricerca e la voglia necessaria di continuare a lavorare intorno al progetto "arte", senza trovare limiti o indicare soluzioni definitive. Una lunga marcia, quindi, che attraversa i momenti più delicati della cultura artistica, sia nazionale che internazionale, ma anche e soprattutto quella compositiva che ha trovato in questi artisti un importante e necessario punto di riferimento, una base su cui partire per una lettura delle condizioni di sviluppo del pensiero e della metamorfosi, le quali si insinuano dentro una realtà, dove le condizioni del "concetto" diventano simbiosi di attraversamento della stessa tradizione, nonchè concezione più vasta che si viene ad identificare con il proprio "essere". Una dimensione, quindi, che certamente segna il passaggio di questi artisti lungo il tragitto della cultura e della dimensione artistica, ma che indubbiamente resta anche impressionato da una precisa funzione del ruolo che questi assegnano al linguaggio dell'opera. Su queste precise basi l'evento opera diventa un contesto più semplice di una dimensione più vasta dello stesso pensiero. Allora, certamente, bisogna necessariamente cercare un dialogo con la dimensione della storia nonchè con quella della cultura artistica, infatti solo in questo modo si può leggere attentamente quali sono stati i mutamenti e le innovazioni che sono intervenuti, e principalmente quale realtà di confronto si può effettuare dentro le ampie ricerche che sono state portate avanti. Una necessità di espressione ma anche, e soprattutto, una voglia di coniugare e comunicare attraverso lo stretto linguaggio dell'arte che resta ancora aperto ad una nuova e possibile sperimentazione, ma certamente ancora capace di esprimere con forza idee e progetti. Una lezione, questa, capace di proiettarsi al di fuori del proprio specifico per poi rientrare nel più vasto campo del mondo delle idee. |
cartoncino di invito |
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